Il pane, uno degli alimenti più importanti della nostra dieta, è anche uno dei più sprecati; se nelle nostre case abbiamo imparato ad utilizzarlo in ricette di recupero o mangiare quello del giorno prima, il vero problema resta lo spreco nella grande distribuzione: ben 13 mila quintali di pane vengono buttati ogni giorno.
Seppur una goccia nell’oceano, ma sempre una valida alternativa allo spreco, nel mondo brassicolo sono nate molte realtà, che sfruttando la parentela tra la birra e il pane, trasformano gli eccessi dei panifici in birra di qualità.
In effetti anticamente la birra veniva definita pane liquido, per via degli ingredienti comuni acqua, grano e lievito e per essere un alimento energetico quasi completo.
Ma come fa il pane a diventare birra?
Il pane una volta triturato può essere utilizzato dal birrificio come ingrediente, sostituendo circa il 25% di malto d’orzo necessario per la produzione.
Questo procedimento, non solo abbatte gli sprechi ma fa risparmiare sulla materia prima, riducendo l’emissione di CO2, dando così vita ad un progetto di economia circolare, in grado di trasformare un prodotto di scarto in una nuova risorsa.
Pensate che da 150 kg di pane recuperato, è possibile produrre circa 2500 litri di birra!
Birrifici che producono birra al pane sono molto diffusi in Italia ed oltre ad impegnarsi a ridurre gli sprechi, si dedicano a progetti sociali con protagonista la birra.
Fonte: www.giornaledellabirra.it